Notizie

- Campionati Italiani Giovanili 2017: Quarto Turno

Il turno mattutino del quarto giorno di gioco (unica giornata con doppio turno) dei Campionati Italiani Giovanili ci ha regalato altri cinque punti sui nove complessivi. Era Dario Isoardi a dare inizio alle danze, vincendo in modo dirompente dopo neanche mezz’ora di gioco. Anche Erick Marangone otteneva il punto pieno non molto tempo dopo, grazie ad una apertura ben giocata con la quale andava in vantaggio posizionale, cosa che evidentemente “preoccupava” il suo avversario che decideva per l’abbandono. I nostri due “ragazzi” del 2009 continuano così a punteggio pieno.

La terza buona notizia arrivava con l’uscita dalla sala di gioco di un sempre più sorprendente Emiliano Tiritan, che negli Under 10 infilava la terza vittoria consecutiva, non lasciando scampo al suo avversario, guadagnando nel mediogioco un Alfiere e capitalizzando il vantaggio nel modo migliore. Il suo compagno di torneo, Nizar Moussadek, lo imitava e dopo un’ora e mezza di gioco usciva anche lui vittorioso, malgrado un’apertura non perfetta, ma grazie ad una bella combinazione tattica nelle fasi finali dell’incontro.

Sembrava una mattinata da fuochi d’artificio, ma arrivavano le sconfitte di Evelyn Odisio (Under 12 Femminili) e di Matteo Porrino, il cui torneo sta purtroppo trasformandosi in un Everest da scalare: troppi gli errori disseminati nelle mosse dei due incontri per poter sperare in un esito diverso. Seguivano poi due patte: Fouad Moussadek (Under 12) ed Alessandro Gasparetto (Under 14). Né Fouad, né il suo avversario riuscivano veramente ad impensierirsi e la patta era il risultato più giusto; Alessandro, invece, dopo una buona apertura, per mancanza di sufficiente lucidità, ed anche della necessaria esperienza, non riusciva a sfruttare al meglio il suo vantaggio posizionale nelle fasi di mediogioco e di finale. Si chiudeva infine con l’inattesa sconfitta di Ilaria Gnata (Under 16 Femminile): la nostra giovane non recuperava da un’apertura giocata non correttamente, che le condizionava negativamente tutto il resto dell’incontro, malgrado i suoi sforzi per recuperare una posizione di parità.