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- Campionato Italiano a Squadre U16: Secondo Turno

La storia recente delle nostre partecipazioni ai Campionati a Squadre Under 16 è (purtroppo) costellata di occasioni perse, sia a livello regionale che nazionale. Quella di stamattina, al secondo turno, non ha fatto eccezione. Premesso che il turno, che ci vedeva opposti allo squadrone di Modena (Club 64 I Momo), non era per niente facile considerato il divario delle forze in campo a favore dei nostri avversari, l'aver avuto la concreta possibilità di ottenere non un pareggio, ma addirittura la vittoria, lascia molto l'amaro in bocca avendo alla fine perso l'incontro per 2,5 a 1,5.

Andiamo con ordine: in terza scacchiera Maria Palma ha condotto l'ennesima partita sicura e solida contro Davide Carletti, che poteva vantare circa 200 punti ELO in più della giovane cossatese. L'incontro è rimasto sui binari della parità fino alla 33ª mossa, quando una clamorosa svista del giovane modenese regalava Torre e - conseguentemente - incontro a Maria. Nel frattempo, in seconda scacchiera, Dario Borghi aveva di fronte Luca Tazzioli (e qui l'ELO di differenza era quasi di 300 punti), ma Dario guadagnava quasi subito la qualità portandosi in decisivo vantaggio posizionale. E' a questo punto che Dario iniziava a giocare mosse troppo “tranquille”, con la conseguenza che il suo largo vantaggio iniziava a scemare fino a quasi azzerarsi, con l'inevitabile patta finale. Non ha invece ingranato la marcia giusta Lorenzo Bardone in prima scacchiera, contro Francesco Ferraguti, l'unico incontro in cui l'ELO del nostro alfiere era superiore, seppur di poco (circa 40 punti), a quello del suo avversario. Lorenzo ha di fatto subìto sempre l'iniziativa dell'avversario ed una sua imprecisione nel mediogioco ha dato la possibilità a Ferraguti di portare un fortissimo attacco che costringeva Lorenzo all'abbandono. Ultimo a terminare, dopo circa 3 ore e mezzo di gioco, è stato Lorenzo Della Peruta, che “forte” dei suoi 270 punti ELO di meno rispetto a Massimiliano Ballista disputava senza paura un incontro ben giocato nel quale era sempre in parità o addirittura in leggero vantaggio, fino alla fase conclusiva dove, forse anche per stanchezza, seguiva un piano di gioco non corretto che permetteva al suo avversario di prendere il sopravvento ed incamerare il punto pieno.