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- Ilaria Gnata vince l'Open C dell'Internazionale di Bergamo!

Non sappiamo quale sia l'alchimia che lega il Torneo Internazionale di Bergamo al nostro circolo, ma sicuramente qualcosa ci deve essere: non ci vengono infatti in mente altri tornei in cui i nostri soci abbiano sempre ottenuto risultati positivi così come nella città lombarda. Basti ricordare che in sette edizioni del torneo, nelle quali era presente almeno un nostro socio, abbiamo riportato cinque vittorie, un secondo posto e alcuni premi di fascia.

Nella quindicesima edizione della manifestazione, con quasi 200 partecipanti, ci fa molto piacere poter festeggiare il primo successo in carriera della giovane Ilaria Gnata, classe 2002, che ha regolato gli altri 71 iscritti all'Open C (riservato a giocatori con ELO uguale o inferiore a 1700 punti) con 5,5 punti su 6. Ilaria scrive così il suo nome dopo i successi di Matteo Migliorini e Ludovico Bargeri (Under 16), Lorenzo Bardone e Paolo Drago (Open B) ed il secondo posto di Dario Borghi (Under 16).

La vittoria di Ilaria è il risultato di uno scatto in avanti della sua maturità scacchistica, non solo come gioco, che è stato comunque di buon livello, ma soprattutto nella determinazione messa sulla scacchiera, anche con giocatori sulla carta meno forti, contro i quali la giovane di Valle San Nicolao aveva paradossalmente le maggiori difficoltà. A Bergamo Ilaria ha inoltre confermato di poter battere anche giocatori con ELO superiore a 1600 punti ed essere quindi pronta per il passaggio alla categoria successiva.

Dopo un inizio senza grossi problemi Ilaria iniziava a trovare le prime difficoltà al quarto turno affrontando l'olandese Paul Karis, numero 7 di tabellone (ELO 1620). Sarà un incontro lunghissimo, al limite delle 4 ore e mezza, ultima partita a finire del turno. A un certo punto la nostra ragazza avrebbe potuto forzare la patta per ripetizione di posizione in un finale pari dove non si vedevano sbocchi per nessuno dei due giocatori. Ilaria tentava invece di vincere attaccando il pedone isolato, riusciva a catturarlo e incredibilmente l'avversario un paio di mosse dopo perdeva un Alfiere a causa di una bella infilata di Ilaria. A questo punto era facile per lei entrare in un finale con un Cavallo e due pedoni di vantaggio, dirigersi a promozione e vincere l'incontro. La stessa determinazione veniva messa sulla scacchiera il mattino successivo contro l'unico altro giocatore a 4 su 4 in classifica. E la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. Altro finale verosimilmente patto (Torre di Ilaria contro Alfiere con pedoni pari, ma uno passato dell'avversario) con Ilaria che tentava qualsiasi manovra per venirne a capo. E alla fine l'avversario, Giuseppe Zerboni (ELO 1531), preoccupato per il proprio Alfiere, giocava una mossa che automaticamente regalava il matto in uno a Ilaria. Quinta partita, quinta vittoria, con gli inseguitori distanziati di un punto. L'ultima fatica si rivelava più facile del previsto: il giovane bresciano Daniele Caceffo (ELO 1654), sapendo di dover battere Ilaria per sperare nella vittoria finale, tentava un attacco sull'arrocco della nostra ragazza sacrificando un Alfiere con la spera-nza di riprendere il pezzo in seguito. L'attacco era mal calcolato e Ilaria rimaneva con un pezzo di vantaggio. Poco dopo i giocatori si accordavano per la patta ed il mezzo punto dava ad Ilaria la certezza di vincere il suo primo torneo a tempo lungo.