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- Campionato Italiano a Squadre - Terzo Turno

Ancora un turno positivo per le nostre formazioni impegnate nel Campionato Italiano a Squadre: sono infatti arrivate due vittorie ed una sconfitta, tutte curiosamente con il medesimo punteggio: 3-1.

In Serie B i nostri giocatori hanno superato la squadra dell'Alfieri 2 giunta a Valle Mosso senza il giocatore in quarta scacchiera, dove avrebbe dovuto giocare Lorenzo Bardone. Incontro tranquillo quello di Marco Ubezio in prima scacchiera contro il CM Marco Gotti (ELO 1946), condotto sempre in leggero vantaggio fino a quando la posizione dell'avversario crollava, complice una imprecisa mossa di Cavallo. Il terzo punto arrivava grazie a Stefano Bazzeato che non aveva grossi problemi a superare Isa Mashi (ELO 1440) in una partita mai stata minimamente in discussione. Ultimo incontro a finire quello di Matteo Migliorini, opposto ad Alessandro Leoni (ELO 1888), nel quale il nostro giovane, probabilmente per stanchezza e per aver già visto i compagni di squadra assicurare la vittoria, non contrastava attivamente l'attacco dell'avversario mancando anche le mosse che avrebbero potuto riportare l'incontro sui binari dell'equilibrio, nei momenti in cui Leoni mancava a sua volta mosse decisive. Dopo 62 mosse Matteo era infine costretto ad abbandonare.

Ottimo risultato, soprattutto perché per niente scontato, della squadra di Serie C impegnata in quel di Novi Ligure, dove la squadra locale ci attendeva con i loro quattro giocatori di maggior ELO in formazione, forti di un ELO medio di 1891,50 punti e quindi superiore al nostro di circa 135 punti. Solo in prima scacchiera, infatti, potevamo vantare una leggera superiorità di punteggio con Paolo Drago che doveva affrontare Davide Gaggino (ELO 1888). Paolo usciva male dall'apertura, cosa che gli costava un pedone, ma con una spinta liberatoria concessagli dall'avversario trovava un buon compenso che gli permetteva di avere i propri pezzi molto più attivi di quelli di Gaggino, fino a recuperare il pedone e riuscire, sfruttando il cambio di un Cavallo, a manovrare verso una promozione che costringeva l'avversario all'abbandono. Prima della vittoria di Paolo, però, avevamo registrato quella di Maria Palma, in quarta scacchiera contro Piergiorgio D'Amato (ELO 1833). Maria disputava un incontro senza particolari sbavature, guadagnando una qualità per restituirla più tardi in cambio della certezza di promozione di un pedone. A questo punto l'avversario abbandonava, come doveva purtroppo fare pochi istanti dopo Lorenzo Pedoni, che opposto ad Alberto Giudici (ELO 1990), lottava fino alla fine alla ricerca di un'impossibile salvezza. Lorenzo infatti commetteva un errore già in apertura, lasciando strada al più esperto avversario che guadagnava subito la qualità riuscendo poi a sfondare nelle deboli difese di Lorenzo. Ultimo a terminare Dario Borghi, che portava a tre il numero di vittorie grazie all'attenta partita disputata contro Massimo Porzio (ELO 1855), giocando finalmente un'apertura senza errori e mantenendo poi sempre un leggero vantaggio fino a giungere al finale di pedoni, nel quale approfittava della cattura da parte di Porzio di un pedone “avvelenato” per fare suo l'incontro.

In Serie Promozione, infine, sono continuati gli esperimenti con i nostri giovani, anche se oggi in prima scacchiera si è seduto il loro capitano Stefano Lavino. Contro i giocatori della Scacchistica Torinese Senior, anche loro giunti a Valle Mosso solo in tre (vittoria a forfait in quarta scacchiera di Davide Colpo), nulla hanno potuto Ilaria Gnata contro Mario Berutti (ELO 1818) e Riccardo Roma contro Francesca Matta (ELO 1891). Ilaria usciva in parità dalla Difesa Russa del suo avversario, ma poi, con l'irruenza (o incoscienza) che abbiamo già avuto modo di vedere nelle ultime partite decideva di sacrificare un pezzo per un attacco sulla colonna h facilmente respinto da Berutti. Fa piacere vedere il piglio con cui Ilaria affronta i suoi avversari, ma in futuro dovrà limitare i sacrifici di pezzi alle occasioni nelle quali siano produttivi! Riccardo, invece, non usciva al meglio dall'apertura e, dopo aver perso un pedone con un tatticismo, non poteva far niente per evitare l'ingresso delle Torri nelle sue retrovie, cosa che lo costringeva all'abbandono al momento della perdita certa di un Cavallo. Ultimo a terminare è stato Stefano Lavino, che ha giocato una bella partita contro il CM Mario Giacometto (ELO 1967), trovandosi all'inizio del mediogioco in forte vantaggio di posizione (e di un pedone). Purtroppo però Stefano non giocava il seguito migliore, permettendo al Candidato Maestro torinese di recuperare pian piano terreno (ed il pedone), fino ad entrare in un finale in cui l'inferiorità di un pedone e le debolezze strutturali lo costringevano all'abbandono.